San Miguel Arcángel pesando las almas en el Juicio Final

lunes, 30 de abril de 2018

San Vicente Ferrer - Sermón sobre el Anticristo y el Juicio Final


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San Vicente Ferrer - Sermón sobre el Juicio Final:
"De la misma manera, en el tiempo del Anticristo, el Sol de justicia quedará oscurecido por la interposición de los bienes temporales y la riqueza que el Anticristo otorgará al mundo, en la medida en que el el brillo de la fe en Jesucristo y el resplandor de las buenas vidas ya no brillará entre los cristianos. Porque, para que no pierdan su dominio, los gobernantes temporales, los reyes y los príncipes se pondrán del lado del Anticristo. De la misma manera, los prelados por temor a perder sus dignidades, y los religiosos y sacerdotes para ganar honores y riquezas, abandonarán la Fe de Cristo y se adherirán al Anticristo".

Katy Perry asiste a un aquelarre público y afirma: "Rezarle a Satanás es algo que deberías considerar"








Katty Perry, satanista y caníbal confesa: "Vendí mi alma al Diablo"






Katy Perry: `la carne humana es la mejor carne´:

http://yournewswire.com/katy-perry-cannibalism/

La estrella del pop Katy Perry (Katheryn Elizabeth Hudson) acudió el Vaticano con su enamorado actor, Orlando Bloom, quien era judío de niño, pero se crió en la Iglesia de Inglaterra y ahora profesa ser budista. Ambos, que cohabitan, están divorciados a su vez de sus cónyuges. 

¿El motivo de la aparición de Katy en el Vaticano? Para compartir con el mundo los beneficios de la Meditación Trascendental (TM) en la Conferencia 'Unite to Cure' del Vaticano. 

A principios de esta semana explicamos cómo el Vaticano está, aparentando un tono científico, impulsando el falso-misticismo oriental y la espiritualidad de la Nueva Era, en lugar del mensaje de Jesús. 


La visita de Katy es otro ejemplo de esto, como se puede ver a continuación en algunos de sus mensajes en las redes sociales, y una de las últimas personas que debería estar hablando en el Vaticano sobre cualquier otra cosa que no sea cómo vendió su alma al diablo. 

Uno no esperaría que la Meditación Trascendental (TM) se impulsara en la Conferencia del Vaticano "Unidos para curar" en la que se regala además, símbolos de la Nueva Era.

El arma preferida por el Demonio para perder las almas es la envidia

22 de abril de 2018

Un’arma con cui il demonio fa strage di anime e di gruppi di preghiera è quella dell’invidia. Suscita contese, gelosie e competizione tra i membri della chiesa. Non è una novità: basta leggere nel Vangelo cosa dicevano gli apostoli: il Signore annuncia la sua imminente passione e loro, non appena intuiscono che il loro Capo sta per essere ucciso, cosa fanno? Discutono tra loro su chi è il più grande per prendere il suo posto come successore!

Oppure, pensiamo a cosa chiede la madre di S. Giacomo e di S. Giovanni al Signore: “Fa che quando regnerai, essi siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra” cioè, in parole povere, fa che diventino i più potenti e importanti dopo di Te. Questo modo di pensare, queste contese, questi pensieri serpentini che rompono i legami più forti, non hanno però motivo di esistere! Occorre fare una vera esperienza dell’amore di Dio per capire le parole che San Pietro, primo Papa, dichiara nella Scrittura: “Dio non fa preferenze di persone”. Molti hanno responsabilità di grande importanza nella chiesa, altri hanno le mansioni più umili, ma chi oserà dire o pensare che l’una sia più importante dell’altra quando il Signore stesso le ha vissute entrambe con la stessa intensità d’amore? Chi potrà dire che Dio preferisce una persona consacrata a una persona sposata quando la Madonna ha vissuto entrambe le vocazioni (da bambina al tempio, da giovane sposa)? Chi potrà dire che Dio ama di più lui/lei di me?


Il demonio istiga le persone le une contro le altre suscitando questi pensieri di invidia. Come combatterli? Innanzitutto ricordando che un puzzle ha molti pezzi ma che se ne manca uno solo, per quanto semplice possa sembrare, il puzzle non è completo. Ricordando che per una sola anima Cristo sarebbe andato in croce esattamente come ha fatto per l’umanità intera. Ricordando che se è vero che Dio ama tutti, ama ognuno in modo particolare e unico. I compiti che Lui affida a ciascuno, le diverse vocazioni etc. non devono essere motivo di divisione perché non sono frutto,di meriti! Sono doni gratuiti di cui bisognerà rendere conto.







Perché a lui e non a me? Sono domande che dobbiamo toglierci dalla testa! “Colui che fra voi e’ il più piccolo, questi e io più grande” cos significa? S. Luca, che riporta questo discorso nel suo Vangelo usa le stesse parole in un altro momento, quello del dialogo tra Cristo eil buon ladrone sul golgota. Il “più piccolo”, potremmo dire, dal punto di vista morale, un ladrone inchiodato sulla croce, è il primo a ricevere il dono di regnare con Cristo nel paradiso. Gli apostoli che prima si contendevano il primato ora dove sono? Sotto la croce c’è solo Giovanni, uno si è impiccato e gli altri dieci sono fuggiti.

Chiediamoci seriamente cosa avremmo fatto noi e chiediamo a Dio la grazia di essere ultimi e di riuscire a mettere sempre davanti a noi gli altri, sull’esempio – e questa volta veramente – di Maria Santissima che si è riconosciuta niente ed è stata esaltata al grado sommo da Dio Trinità.

Meditaciones sobre el Infierno: "Aquella Señora nos dijo que recemos el Rosario"


Quando, quel giorno, arrivammo al pascolo, Giacinta si sedette pensierosa su un sasso.
– Giacinta, vieni a giocare.
– Oggi non voglio giocare.
– Perché non vuoi giocare ?
– Perché sto pensando.
Quella Signora ci disse di recitare il Rosario e di fare sacrifici per la conversione dei peccatori. Adesso quando diciamo il Rosario, dobbiamo recitare l’Ave Maria e il Padre-Nostro interi. E i sacrifici, come li dobbiamo fare ?
Francesco scoprì subito un buon sacrificio: – Diamo la nostra merenda alle pecore, e facciamo il sacrificio di non mangiare!
In pochi minuti, tutto il nostro cibo fu distribuito al gregge. E, così, passammo un giorno di digiuno, come neppure il più austero certosino l’avrebbe fatto. 




  

Giacinta continuava seduta sul suo sasso, pensierosa, e domandò:
– Quella Signora disse pure che vanno molte anime all’lnferno! Cos’é l’lnferno ?
– È una fossa di animali e un fuoco molto grande (così mi spie- gava la mia mamma), e ci va dentro chi fa peccati e non si confes- sa; e vi rimane poi sempre a bruciare.
– E di là non esce più ? – No!
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– E dopo molti, molti anni ?
– No; I’lnferno non finisce mai. E neanche il Paradiso. Chi va in Paradiso non esce più di là. E neppure chi va all’lnferno. Non capi- sci che sono eterni, che non finiscono mai?
Facemmo, allora, per la prima volta, la meditazione sull’lnferno e sull’Eternità. Quel che impressionò di più Giacinta, fu l’Eternità. Anche durante il gioco, ogni tanto domandava:
– Ma, senti; allora, dopo molti, molti anni, I’lnferno non finisce ancora ?
Altre volte: – E quella gente che c’è là a bruciare non muore ? E non diventa cenere ? E se noi preghiamo molto per i peccatori, il Signore li libera di là? E anche con i sacrifici ? Poveretti! Dobbiamo pregare e fare molti sacrifici per loro!
Poi aggiungeva:
– Come è buona quella Signora! Ci ha già promesso di portarci in Cielo!

"Aunque el pecador no cree en el Infierno, irá allí si tiene la desgracia de morir en pecado mortal". (San Antonio María Claret)

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"Aunque el pecador no cree en el Infierno, irá allí si tiene la desgracia de morir en pecado mortal". 
(San Antonio María Claret)

Pacto con el diablo, locura y sadismo: la historia del Hannibal Lecter argentino

Raul Piñel y la cocina en la que preparó el guiso con los restos de su padre

Raul Piñel y la cocina en la que preparó el guiso con los restos de su padre.

A diez años de un crimen espeluznante. Raúl Piñel, de 32 años, mató a su padre, lo descuartizó y se lo comió.

Por Rodolfo Palacios 29 de abril de 2018

Cuando salió de la cárcel, el 20 de junio de 2008, Raúl Ernesto Piñel parecía otro hombre. Una versión siniestra de sí mismo: como un Mister Hyde que nunca volvería a ser Doctor Jekyll.

Hablaba solo, su mirada era fría y para sus familiares y amigos se volvió casi un desconocido. Pero nadie se imaginaba que ese hombre de 32 años pronto iba a convertirse en "El Hannibal Lecter de Daireaux", un pueblo bonaerense rural de 16 mil habitantes, por matar, cocinar y comer a su padre en un guiso a la provenzal.

El primero en descubrir el estado oscuro de Piñel fue su tío. Una tarde, mientras tomaban mate en el campo, el hombre le dio un consejo:
–Tenés que enderezarte. Volver a laburar y dejarte de hacer macanas. ¿No ves que es hermoso andar libre?


–En la cárcel me respetan más que afuera. Igual allá adentro es bravo, tío. No tenés ni idea. Pasan muchas cosas feas.

–¿Te lastimaron alguna vez?

–No. Conmigo no joden. ¿Te cuento una cosa? Pero no digas nada. Es un secreto.

–Dale, soy una tumba, querido. Contá nomás

–Una vez estábamos con los vagos. Tomamos algo, dijimos unas palabras, pedimos unos deseos y de repente se apareció el loco.

–¿Qué loco?

–¡El diablo, tío! Nos dijo que si le cumplíamos él nos iba a cumplir. No le voy a fallar nunca.

–Dejate de joder. Eso es todo verso. Te están llenando la cabeza con mentiras.

–No pasa nada tío. Es la única manera de salir a flote.

Luego, Piñel bajó la cabeza, miró al piso y pronunció unas palabras inentendibles. Su tío largó una carcajada. Pero Piñel no lo registró. Seguía murmurando, como si estuviera en trance. Su tío lo zamarreó y le preguntó qué estaba haciendo. Piñel lo miró, como desorbitado, y le respondió:

–Llamando al diablo.

El origen del mal

Piñel estaba casado y tenía dos hijos. Siempre fue parco y poco expresivo. A sus amigos les decía que nunca había podido superar la temprana separación de sus padres: él tenía diez años y los había visto pelear e insultarse varias veces.

Esa circunstancia, según él, lo había marcado: era un chico triste, silencioso y ensimismado. Era el mayor de tres hermanos: dos varones y una mujer.

La casa del horror
La casa del horror
Su padre y su hermano eran lo contrario a él: simpáticos, conversadores y divertidos. En las reuniones eran el centro de atención. Ninguno de los tres tenía trabajo fijo. Se las rebuscaban haciendo changas: cortaban leña, cuereaban animales, descargaban camiones, recogían papa en el campo y cuidaban caballos.

A veces trabajaban hasta 15 horas por día y no les quedaban ganas de ir a emborracharse al cabaret El Lagarto, donde los hombres de la familia solían reunirse. Allí ocurrió un hecho que quizá anticipó la pulsión de Piñel: una prostituta lo denunció por morderle la espalda.

Sus familiares dicen que Piñel fue llevado por mal camino por un amigo de su infancia que cumplió una condena por robo en la cárcel de Urdampilleta, a 45 kilómetros de Daireaux.

Piñel se reencontró con él y esa relación terminó por distanciarlo de su esposa, sus padres y su hermano. Había dejado de trabajar y pasaba el día tomando cerveza en un bar situado al costado de la ruta, en el que solían parar los camioneros y los peones de campo que volvían de agotadoras jornadas. Su amigo había estado detenido por piratería del asfalto

–Estoy podrido de laburar como un burro –protestó Piñel.

–Tengo un laburito para que encaremos y salgamos del pozo.

Su amigo le propuso desvalijar varias casas de un campo. Piñel aceptó: no tenía un centavo y con su esposa y sus hijos tuvo que dejar la casa donde vivían porque debían seis meses de alquiler.

Los posters que tenía Piñel en las paredes de su casa
Los posters que tenía Piñel en las paredes de su casa
Se mudaron a lo de su padre. Era una casa de ladrillos con un comedor cuyas paredes blancas descascaradas estaban decoradas con los dibujos gauchescos de Molina Campos, afiches con caballos y toros; una pequeña cocina en la que sólo caben tres personas, una salamandra y dos piezas. En el patio crecía la maleza y había un sauce llorón y un duraznero.

La convivencia fue dificultosa. Piñel discutía con su padre. Al mismo tiempo siguió tomando alcohol. Estaba a punto de desmoronarse. Tomaba de mañana, tarde y noche. En esas condiciones encaró el robo del campo que le había propuesto su amigo.

Una noche, saltaron la tranquera y caminaron con sigilo por el pasto. Estaban encapuchados y tenían armas. Buscaban dinero y caballos que pensaban cargar en un camión. Pero todo les salió mal: el sereno de la estancia escuchó el ladrido de los perros, se asomó por la ventana y al ver dos siluetas, llamó la Policía.

Los dos fueron llevados a la cárcel de Urdampilleta. Como Piñel tenía otras causas por riña callejera y había intentado robar un auto, iba a pasar varios meses en prisión.

–Me dijiste que no nos podía pasar nada malo –le recriminó a Orlando en la celda que compartieron.

–Vos estabas en otra. Para afanar hay que estar con todas las luces. Hiciste mucho ruido y avivaste a los perros –retrucó su amigo.

Pacto siniestro

Los dos fueron a parar al pabellón más peligroso del penal. Piñel notó que entre su amigo y los otros presos había algo extraño. Con los días, lo sumaron a un ritual en el que se cortaban los brazos y tiraban la sangre en un fuentón.

Era una especie de magia negra, según figura en el expediente del caso.

Piñel pareció tomárselo demasiado en serio. Comenzó a hablar solo y les dijo a sus compañeros de prisión que el diablo se le había aparecido en la celda. Lo miraron raro, aunque ellos no dejaban de hacer ese ritual oscuro.

Hasta la expresión de su cara parecía cambiada: tenía una fiereza digna de un animal salvaje. Solía mostrar los dientes y mirar con odio.

Una de las pocas fotos que existe de Piñel
Una de las pocas fotos que existe de Piñel
Un día no quiso entrar en su celda. Un guardia le llamó la atención y lo dejó sin comida. Piñel lo golpeó con brutalidad y le mordió el cuello. El director de la cárcel lo sancionó con una semana en el calabozo.

A él nada parecía perturbarlo. Ni siquiera amanecer al lado de un compañero que acababa de morir de una puñalada, como ocurrió un día. Por un momento, Piñel pensó que él lo había matado, pero luego se descubrió que el ataque había sido ejecutado por otro preso.

Un loco peligroso en el pueblo

Cuando salió del penal no ocultó su extraño comportamiento. En Daireaux comenzaron a decirle "el loco". No lo dejaban entrar en los bares y muchos lo esquivaban. Cuando entraba en un negocio, los clientes lo miraban como si fuera la atracción del circo.

Su esposa lo dejó y él se mudó a lo de su madre.

Un día su padre fue atropellado por un auto mientras iba en bicicleta. Piñel logró un permiso para verlo en el hospital.

–Viejo, le recé al Gauchito Gil para que vuelvas a estar bien.

–Gracias. Pero estoy hecho un toro. Decí que no me dejan ir al cabaret –bromeó su padre.

–Ya vas a estar mejor –anunció Piñel, misterioso.

A los pocos días, su padre fue dado de alta.

–Viejo, ¿no me agradecés? Estás vivo por mis trabajitos.

Su padre no entendía nada. Luego se enteró de las invocaciones de su hijo y se lo contó a los asistentes sociales del Servicio Penitenciario Bonaerense, que controlaban la libertad condicional de Piñel. Pero no le suspendieron la libertad.

En una gran olla, similar a la hallada en el exterior de su casa, cocinó la macabra cena
En una gran olla, similar a la hallada en el exterior de su casa, cocinó la macabra cena
Piñel había adelgazado cinco kilos, estaba desalineado y tenía la cara chupada. Se la pasaba encerrado en la pieza. Un mediodía, cuando su madre lo fue a buscar para comer, lo sorprendió en un ritual. Estaba rodeado de velas y tenía las fotos de su padre y de su hermana.  No quiso interrumpirlo, pero cuando la vio, le dijo:

–Estoy curándolos. Los voy a salvar.

La mujer fue a la comisaría, pero el comisario los desalentó.

–No puedo hacer nada. Que yo sepa, hablar del diablo no es delito, a lo sumo es pecado. Tienen que llamar al psicólogo del penal.

–Llamamos, pero no nos responden. Mañana tienen que venir a buscarlo para llevarlo a la cárcel, pero puede ser demasiado tarde –dijo la mujer.

–Lamentablemente no puedo meterme. Pero si pasa algo, me llaman urgente –les dijo el comisario.

Final satánico

Cuando la mujer volvió a su casa, Piñel no estaba. Había ido a lo de su padre.

–Hola, viejo. ¿Puedo pasar la noche acá? -le dijo.

–Dale, pasá –le respondió su padre, algo dubitativo.

Luego se fue al patio a tomar mate y a hablar solo. Así estuvo varias horas. El padre de Piñel llamó a su otro hijo, que apareció en la casa a los diez minutos.

–Tu hermano está acá.

–¿Por qué lo recibiste? Tiene que volver a la cárcel.

–Dejá que esta noche la pase conmigo. Además mañana tiene que volver al penal. Lo pasan a buscar temprano.

–¿Ahora dónde está?

–Mateando en el patio. Habla solo. No se le entiende nada de lo que dice. Habla al revés. ¿Por qué no pasas esta noche a picar algo? Además no me dejás solo con este loco.

–No puedo, hoy quedé con la vieja.

La chimenea de la casa donde la policía encontró un macabro escenario con restos humanos
La chimenea de la casa donde la policía encontró un macabro escenario con restos humanos
El joven prefirió estar con su madre para protegerla en el caso de que su hermano fuera a la otra casa. Pero Piñel tenía otro plan. A la noche, le dijo a su padre que iba a cocinar. La charla que tuvieron nunca salió a la luz, sólo se sabe que Piñel golpeó a su padre, buscó un cuchillo en el cajón de la cocina y lo degolló.

Con cuidado, descuartizó a su padre y esparció los restos por la casa. Separó el corazón y los riñones y los puso en una olla, sobre una garrafa encendida. Mientras tanto, picó ajo y perejil y tomó un vaso de vino.

Cocinó a su padre en un guiso. Luego, según contó después a los policías, invocó al diablo y le ofrendó el cuerpo de su padre.

A la mañana siguiente, un vecino golpeó la puerta de la casa porque pretendía tomar mate con su padre. Piñel le abrió y lo hizo pasar. Cuando el hombre entró, el olor le daba náuseas. Se horrorizó al ver los restos humanos calcinados.

–Voy a preparar unos mates –le dijo Piñel, como si no hubiese pasado nada. Pero en lugar de buscar la pava, agarró una cuchilla que tenía manchas de sangre.

–Ahora vengo. Voy a buscar unos bizcochitos –dijo su vecino y salió apurado.

Cuando llegó la Policía, Piñel estaba sentado a la mesa. Hablaba solo. A los detectives sólo les dijo:

–Si me dan un ratito más, se los voy a agradecer.

– ¿Para qué? –le preguntaron.

–Ya curé y salvé a mi padre. Ahora me queda hacer lo mismo con mi madre. Sería un error dejar esto sin terminar –dijo.

Lo esposaron y los vecinos intentaron golpearlo.

–¡Caníbal asesino! –le gritaban.

Asqueados, los peritos no recogieron todos los restos de la víctima.

El exterior de la casa del atroz crimen
El exterior de la casa del atroz crimen
Piñel fue internado en un instituto neuropsiquiátrico, donde probablemente pasará el resto de su vida. Su nombre quedó en la galería macabra de los caníbales argentinos.

El perito José Abásalo dictaminó que sufría de síndrome delirante y que era paranoide, demente y esquizofrénico. Es probable, concluyó, que en su cabeza haya escuchado voces.

Ante los psiquiatras que lo examinaron –rejas de por medio por temor a un ataque–, Piñel pronunció un nombre, pero nadie supo a quién se refería. La respuesta más clara se la dio a Abásalo.

–¿Dónde creés que está tu padre? –lo interrogó.

Piñel respiró hondo, bostezó, pensó unos segundos, y confesó:

–Ahora, a papá lo llevo bien adentro.
(https://www.infobae.com/sociedad/policiales/2018/04/29/pacto-con-el-diablo-locura-y-sadismo-la-historia-del-hannibal-lecter-argentino/)

Rich Mauro, cineasta de Hollywood, pasó por la New Age, y el tarot: «En un sueño vi mi lugar en el infierno, y entonces la Virgen dijo "él es mío"; ella me salvó»


Rich Mauro cuenta su historia de conversión gracias a la intervención de la Virgen María


J.Lozano/CariFilii/HMTV
28 abril 2018


Rich Mauro tenía una vida envidiable a los ojos del mundo, con un gran trabajo en Hollywood, preparando producciones propias y ganando bastante dinero.

Pero la infelicidad que arrastraba desde niño, por la soledad con la que creció en una familia desestructurada y los excesos en la universidad, le impedían ser feliz. Y fue en Medjugorje, en un viaje que nunca pensó que haría, donde su vida empezó a dar un giro de 180 grados, y donde ahora sí que ha encontrado esa plenitud.

Este estadounidense, actualmente padre de tres hijos, cuenta en una entrevista en el pr Cambio de Agujas de Euk Mamie que sus padres y sus abuelos estaban divorciados por lo que no sabía lo que era la familia. 

“Me crié en bastante soledad”, recuerda él, que no tenía amigos y que fue realmente educado por la televisión, y más concretamente por la cadena MTV.

“Mi vida familiar estaba en ruinas”
“En el colegio público, la gente estaba obsesionada con tener éxito. Como mi vida familiar estaba en ruinas yo quería forjarme una vida exitosa. Y no había sitio para Dios”, prosigue Rich.




Contra la opinión de sus padres, decidió estudiar cine en la Universidad de Nueva York. “En el ámbito creativo era estimulante pero en el ámbito espiritual era mucho peor, me hundí más en el pecado y llegué a pensar que la Iglesia era bastante intolerante”.

Su experiencia con la New Age
En este tiempo de universidad se fue introduciendo en la New Age, “bastante influyente en aquella época”. Relata que en ese momento “participé en muchas cosas como el tarot, iba a tiendas New Age y leía sus libros. Esto se convirtió en una religión para mí, porque uno podía hacer lo que le apeteciera y no pasaba nada”.

Además, se vio involucrado –agrega Rich- en “cosas como la droga, violencia y relaciones que no eran buenas para mí. No conseguía mantener relaciones estables con las novias que tuve porque ni siquiera llegaba a entender qué era una relación”.



Empezó a recibir premios e incluso fue contratado por la MTV, “el santo grial” para él. Su vida era “hacer vídeos para raperos, vivir una vida de opulencia, sexo y drogas”. Y aunque tenía éxito no era feliz. “Iba de fiesta en fiesta, en el colegio nunca había sido de los populares y ahora hacía amigos pero no me llenaba”.

La peregrinación a Medjugorje, un punto de inflexión
Y entonces llegó el cambio. Acababa de terminar su primera película cuando su madre y su padrastro le invitaron a ir a Medjugorje, porque para aquel entonces su madre había encontrado a Dios.

Sorprendentemente accedió a ir y una vez allí pensaba que le habían “timado” hasta que subió a la colina de las apariciones. “Una vez allí se me cayó una venda de los ojos. Era algo en mi interior que se revolvía. Y entonces tuve la necesidad de ir a confesar. No me había confesado desde que se había confirmado”, explica Rich.

Fue a confesar y cuando dijo sus pecados y “tuve la certeza de que era Dios quien me hablaba” a través de ese sacerdote, llamándole a cambiar de vida. Además, otro hecho le marcó profundamente pues asegura haber sido testigo del milagro del baile del sol.

Volvió a Estados Unidos y siguió en la industria audiovisual, con sus proyectos. Y aunque pretendía ser el mismo de siempre, algo había cambiado en su interior en aquella peregrinación a Medjugorje.

Su dilema en su vuelta al trabajo
“Era cada vez más consciente de que tenía que cambiar de vida así como la necesidad de vivir en gracia”, explica. El sacerdote con el que se confesó le había hablado de San Maximiliano Kolbe y quedó tan impresionado que propuso hacer una película de este santo, pero fue tildado de loco.


Medjugorje –agrega- “había cambiado mi forma en la que veía las cosas. Y fue trabajando en un rodaje me advirtieron de que no podía hablar de Dios a los actores. Y entonces vi que tenía que tomar ciertas decisiones”.

Empezó a sentir la hostilidad de la industria del cine y aunque había cambiado algo en su interior ni siquiera sabía rezar así que un día decidió entrar en una iglesia y pedir ayuda a un sacerdote.

El sueño en el que la Virgen le rescata del infierno
Se resistía a dejar atrás su vida, y su carrera, pero Dios quería otra cosa. 

Además, le diagnosticaron un cáncer. Y se acababa de casar. Aun así, no quería renunciar a este trabajo. Entonces tuvo un sueño.

“En el sueño vi mi lugar en el infierno”, asegura este hombre. Con todo detalle. Y cuando le iban a cortar la cabeza “la Madre intervino por mí. Ella dijo: ‘él es mío’. Oí el estruendo de la caída de las cadenas. Se desplomaron y se hicieron mil pedazos. Y entonces me desperté. Supe que había sido la voz de nuestra Madre”.

Con el Rosario todo fue a mejor
Rich estaba convencido de que la Virgen había salvado su alma y por ello tenía que cambiar su vida de verdad, y además de manera urgente. Y justo le dijeron que una gran productora quería producir su película. Hasta un millón de dólares le daban pero renunció al proyecto.

“A partir de entonces empecé a conocer a nuestra Madre, a rezar el Rosario, y cuando practicaba estas cosas con mayor frecuencia los cambios fueron a mejor”, recuerda.

A partir de este cambio de vida, adoptando una vida de oración, las cosas cambiaron: consiguieron una casa, tuvo más hijos y se recuperó del cáncer. Es una vida reencauzada por la Virgen.

(Publicado originariamente en el portal de noticias marianas www.carifilii.es, a partir del vídeo de HM Televisión)
(https://www.religionenlibertad.com/sueno-lugar-infierno-entonces-63943.htm)

sábado, 28 de abril de 2018

Plan de acción urgente contra la cristianofobia

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La Columna del #CoronelPakez26 febrero 2016

Vivimos tiempos de persecución, que es cruenta en muchos sitios; más ladina y sutil, en otros: por ejemplo, en Occidente. En Oriente y Africa, ya saben, los cristianos son asesinados sin piedad.

En España, los enemigos de Cristo no se cortan y pasan directamente a la blasfemia. Contra la blasfemia citaré las recetas de un Padre de la Iglesia y del Papa Francisco.

“Si alguien blasfema, corrígele; si vuelve a blasfemar, corrígele otra vez; si vuelve a blasfemar, golpéale, rómpele los dientes, santifica tu mano con el golpe.”

Esto lo dijo san Juan Crisóstomo.

“Si alguien dice una mala palabra en contra de mi mamá, puede esperarse un puñetazo”.

Y esto lo dijo el Papa Francisco.

Según el Crisóstomo, a Abel Azcona, Rita Maestre, Manuela Carmena, Dolors Miquel y Ada Colau les quedan dos oportunidades para rectificar. La tercera será para partirles la cara.

Mientras tanto, les propongo unas cuantas ideas, muy fáciles, para hacer frente a la blasfemia y a la persecución.

Tomen nota y pónganlas en práctica ahora mismo:


-Hagan la señal de la Cruz cada vez que pasen por delante de una Iglesia o de un cementerio. Desagravien al Señor y recen algo por las almas de los muertos.



-Recen el Santo Rosario por la calle. Pero fuera del bolsillo: que se les vea con el Rosario en la mano en el autobús, en el metro, en el coche. Si les preguntan, respondan que están rezando por aquel que les pregunta. Si les insisten, les dicen que los musulmanes lo hacen y las musulmanas van tapadas por la calle. O contestan lo que les parezca mejor en cada momento.



-Bendigan la mesa en los restaurantes cuando coman con amigos, clientes, proveedores, colegas. Al empezar y al terminar.



-Hagan notar que no comen carne los viernes. “Somos católicos y hacemos penitencia”.



-Vuelvan a saludos como: “Vaya usted con Dios”, “Dios le bendiga”, “Dios le proteja”. Y a frases como: “Si Dios quiere”, “Jesús” –después de un estornudo-. Recalquen el “Adios” o mejor: “Con Dios”.



-Hagan ostensiblemente la señal de la Cruz al inicio de un viaje en tren, avión, autobús, vehículo particular o taxi.



-Si pueden, dejen de trabajar dos minutos y recen el Ángelus a las 12 del mediodía, estén donde estén.



-No dejen pasar un solo día sin desear la paz o la bendición de Dios para sus amigos y seguidores en redes sociales.



-Corrijan al que blasfeme en su presencia. La Sagrada Forma, por ejemplo, no puede usarse como insulto o como interjección.



-Lleven una señal visible de que son cristianos: una medalla, un tatuaje, una pulsera, una insignia, un anillo, un colgante. Lo ideal es una Cruz.


Y ya está.


Pueden añadir lo que quieran. Pero lo importante es que se nos vea. No es tiempo de discreción ni de esconderse. Es tiempo de dar la cara sin respetos humanos ni remilgos.

La situación de hoy no es la de hace 40 años. Se parece a la de 1931-1936.

Y hace 80 años, en España, algunos curas, hoy santos, se negaron hasta el final a quitarse la sotana.

¡Viva Cristo Rey!
(https://www.religionenlibertad.com/plan-de-accion-urgente-contra-la-cristianofobia-48025.htm)

jueves, 26 de abril de 2018

Una mujer que lleva cinco años siendo acompañada con un exorcismo pide que la Iglesia no les abandone

«Si me pongo una cadenita con una medalla bendita me salen ampollas en el cuello»: habla una poseída

Sandra lleva cinco años siendo atendida por un exorcista

«Si me pongo una cadenita con una medalla bendita me salen ampollas en el cuello»: habla una poseída

ReL23 abril 2018
Durante estas semanas se ha hablado mucho del papel del demonio y de exorcistas debido al curso que se ha celebrado en Roma sobre exorcismos y oraciones de liberación. Muchas personas que sufren los envites de Satanás reciben la ayuda de estos sacerdotes. Es el caso de Sandra, que lleva cinco años luchando contra el diablo junto a un exorcista y que cuenta a Andrea Tornielli en Vatican Insider su testimonio:

"No me dejen sola en la lucha contra Satanás"

«Estoy luchando y no sé cuándo terminará. Quiero pedirlo a gritos: ¡ayúdennos!». Sandra es una distinguida señora de 45 años, casada, con dos hijas ya grandes. Vive en una gran ciudad del norte de Italia. Desde hace 10 años, dice marcando las palabras con tranquilidad, como si no estuviera hablando de sí, le suceden fenómenos extraños. Todos los análisis clínicos que ha hecho no diagnosticaron nada y, desde hace cinco años, se somete regularmente a los exorcismos. 

Un sacerdote pronuncia sobre ella oraciones para librarla del Maligno. «Hay días que transcurren con normalidad, pero otros no tengo ni siquiera la fuerza para levantarme de la cama, víctima de agudísimos dolores de cabeza, que no pasan ni siquiera con diez pastillas de antidoloríficos. El fenómeno de acentúa durante los días de las festividades cristianas». 

Todo comenzó con una especie de fastidio al entrar a la iglesia. «Me sentía inquieta, solo deseaba salir, irme. Ya no lograba acercarme a un tebernáculo». «Tuve que abandonar el trabajo y todavía recuerdo la primera vez que mis “amigos” (así los llamo) se manifestaron. Fui a ver al exorcista y me puse a reír histéricamente. Reía involuntariamente y dentro de mí lloraba, porque no lograba detener esa carcajada innatural. No recuerdo nada de lo que pasó después, se manifestaron los “amigos” con los que convivo…». 


Imagen de la película El Rito, en la que Anthony Hopkins interpreta a un exorcista

“Creen que estás loca” 
Los que creen en Dios y en la existencia del mal personificado en Satanás escuchan con cierta inquietud estas historias. Los que no creen se las explican con posibles patologías psíquicas. Pero tanto unos como otros pueden detenerse a escuchar el grito, la petición de ayuda que surge de la historia de Sandra. «Cuando vives una experiencia como la mía, acabas aislado. Pierdes a los amigos. Ya nadie quiere acercársete. Creen que estás loca o se alejan porque tienen miedo de que se trate de una enfermedad contagiosa». Sandra sonríe con amargura.  

Y este sentimiento de abandono quema en el alma. «Mi marido sabe todo; mis hijas, no. Cuando los fenómenos se manifiestan, les digo que tengo migraña. También en los días de fiesta, es más, precisamente en ellos, debo arrastrarme a la iglesia para recibir la eucaristía, porque me hace estar mejor. Aunque cuando la recibo en el paladar me quema, como si hubiera comido algo hirviente, recién salido del horno. También tomar el agua bendita me provoca una reacción de fastidio desagradable, peor que el aceite de ricino. Y si trato de ponerme una cadenita con una medalla bendita, se me forman en el cuello ampollas, como si me hubiera puesto un collar incandescente». 

El origen 
Hasta ahora Sandra no había contado su historia. Cediendo a la insistencia del cronista, se convenció porque espera que pueda ayudar a otras personas. «Yo todavía estoy atravesando el vado, me aferro a la cruz. Le pido a Dios que me dé la fuerza para reaccionar. Si se dan cuenta de que tienen un amigo con problemas espirituales, estén cerca de él- Es el amor lo que aleja al demonio, él no lo soporta, porque su oficio es dividir, crear odio. Quisiera que hubiera más sacerdotes exorcistas para seguirnos, escucharnos, ayudarnos». «Desgraciadamente –dice la mujer con un velo de aflicción en el rostro– las que están dispuestas a escucharnos son las sectas, que no nos quieren ayudar, sino llevarnos a sus grupos». Sandra está convencida de que el origen de su mal es algo oscuro que sucedió cuando era una recién nacida, cuando la bautizaron: «Ese mismo día, mis padrinos me consagraron a Satanás». 

El sacerdote Aldo Bonaiuto, coordinador del sercivio anti-sectas de la Comunidad Juan XXIII, fundada por Oreste Bezni, y exorcista, es uno de los relatores en el curso para exorcistas que se está llevando a cabo en Roma: «Son historias que inquietan y que nos confirman lo que acaba de escribir el Papa Francisco en la exhortación “Gaudete et exsultate”: el Maligno es un ser personal que nos atormenta, no creamos que es un mito, un símbolo, una figura o una idea. Hay que escuchar historias como esta con atención y discreción, sin sensacionalismos. Se necesitan sacerdotes preparados para llevar a cabo el rito del exorcismo, tal y como lo prescribe la Iglesia». 
(https://www.religionenlibertad.com/pongo-una-cadenita-con-una-medalla-bendita-salen-63866.htm)

viernes, 20 de abril de 2018

Satanistas de EE.UU.: "Obligar a incinerar los fetos abortados viola nuestros derechos"

Satanistas de EE.UU.: "Obligar a incinerar los fetos abortados viola nuestros derechos"

Para quienes adoran las fuerzas demoníacas en Texas, el trato a los embriones como si fueran seres humanos viola su 'libertad religiosa'. Para defenderla, irán a los tribunales.


6 dic 2016 

Las autoridades del estado estadounidense de Texas imponen a partir de este diciembre nuevas normas de manejo de los embriones humanos y los restos corporales de los nonatos. Los tejidos abortados deberán ser incinerados o enterrados al igual que se hace con los restos de personas fallecidas.

Esta exigencia, que no es una ley sino un mandamiento administrativo, viola los derechos de los satanistas. Al menos eso es lo que creen los miembros de la congregación denominada El Templo Satánico ('The Satanic Temple', TST por sus siglas en inglés), que apelan a las leyes federales de EE.UU. que garantizan la libertad religiosa.

Amenazan a musulmanes en EE.UU.: "Trump limpiará el país de los hijos de Satanás"
En declaraciones a la revista digital 'Jezebel', el cofundador y portavoz del grupo, Doug Mesner, alias Lucien Greaves, opinó que las autoridades buscan "elevar el tejido fetal a condición de ser humano", algo que nunca llega a ser. Calificó la iniciativa como una "medida punitiva impuesta por sádicos teócratas".

Greaves cree que una medida así añadiría aún más sufrimiento a las mujeres que tengan que recurrir al aborto. Mientras tanto, considera que para el propio colectivo satanista supone "una violación directa" de sus creencias religiosas. Por este motivo, El Templo prepara una demanda contra el estado de Texas.
(https://actualidad.rt.com/actualidad/225406-satanistas-eeuu-incinerar-fetos-abortados)

sábado, 14 de abril de 2018

Hillary Clinton, practicante de la brujería, se une a un aquelarre



http://voxday.blogspot.com.es/2018/04/shes-witch.html


abril 13, 2018

A principios de esta semana, Hillary Clinton hizo una aparición en la ciudad de Nueva York en un exclusivo club de mujeres llamado The Wing. El evento fue organizado por las cofundadoras Audrey Gelman y Lauren Kassan en honor a Hillary. Pudieron conversar sobre su nuevo libro What Happened, su legado y (como era de esperar) la intromisión rusa. Era bastante típica la conversación posterior a las elecciones que se esperaba de Hillary. Sin embargo, en esta ocasión, hubo una diferencia significativa. Esta vez, Hillary estaba hablando con un grupo de mujeres que practican la brujería y se autodenominan abiertamente un "coven" (aquelarre). De acuerdo con la página de Instagram de The Wing: "Somos un aquelarre, no una hermandad de mujeres".

Durante el evento, a Hillary se le otorgó una membresía honoraria de por vida en Wing y fue recibida por los entrevistadores como el "miembro más nuevo de nuestro aquelarre" frente a una sala llena de miembros entusiastas.

Durante décadas se ha rumoreado que Hillary Clinton practicaba la brujería y estuvo involucrada con varios aquelarios a lo largo de los años. Lo más famoso es que el ex empleado de Clinton Larry Nichols describió numerosas veces en las que Hillary practicaría brujería con un aquelarre de California una semana y al siguiente iría a la iglesia como si nada hubiera pasado. Hasta que Hillary perdió las elecciones, se pensó que había un esfuerzo concertado para ocultar sus visitas a estos aquelarres. Sin embargo, parece que ahora se está uniendo a los covens autoproclamados, a la luz del día y en los medios.



Comentarios
Elia ha dicho que…
"Pizzagate": pedofilia y satanismo TLV1
https://www.youtube.com/watch?v=CjzN8JCOMx4


PIZZAGATE ¡Mostruos ¡Aquí lo peor de la élite del DNC - Pedofilia - Alex Jones en Español English
https://www.youtube.com/watch?v=n0Nj8pYqAkM


Laura Silsby se hizo famosa por intentar secuestrar a 33 niños de Haití después del devastador terremoto, curiosamente es muy amiga de Hillary Clinton y en los correos electricos de Hillary Clinton se aprecia todo los macabros trabajos sucios entre Hillary y Laura.


Tambien Laura Silsby tiene coneccion con James Alefantis. ¿todo es casualidad?
Categoría
Noticias y política
https://www.youtube.com/watch?v=68UtfuDWXBI


Hlllary Clinton "cocina ESPÍRlTUS" https://www.youtube.com/watch?v=SQsGDhPehf8
13 abr. 2018 9:03:00
Elia ha dicho que…
LIBRO DE LA VERDAD

30 may 2011 Advertencia a los que están involucrados con cultos Satánicos


Hija Mía, estás haciéndote más fuerte ahora y a través de tu obediencia a Mi Santísima Voluntad, puedes alertar al mundo ahora de lo que está por venir.

Cuando hablo acerca del pecado, no he revelado los pecados infames que son cometidos, los que aún los pecadores comunes encontrarían difíciles de comprender. Las enfermizas prácticas llevadas a cabo por las así llamadas “sofisticadas sociedades occidentales”, tras puertas cerradas, los escandalizarían hasta las entrañas.

Las atrocidades malignas, en donde los niños son ritualmente asesinados, en deferencia a Satanás, son una realidad en el mundo de hoy. Pero son solo algunos de los intensos actos malignos que son cometidos por el hombre, influenciado por Satanás. Vayan tan lejos, hijos Míos, y encontrarán difícil volver a Mí. Otros actos que rompen Mi Corazón, incluyen el abuso físico, particularmente a inocentes niños pequeños. Déjenme deletrearles la clase de pecados que les causarían gran angustia a muchos de ustedes, si Yo fuera a describirlos en detalle. Los seguidores de Satanás a través de sus cultos, son salvajes en su trato al ser humano, por quien no tienen respeto. Los sacrificios, incluyendo sacrificios humanos, blasfemias, maldiciones y actos de profanación a Mí, a Mi Padre Eterno y a Mi amada Madre, son rituales que ya se tienen por costumbre/frecuencia. Tan poca vergüenza tienen estos adoradores satánicos que ellos ostentan su falta de respeto en público a través de la música, las películas, la TV y las artes. Aquellos culpables de tales sacrilegios enfrentarán la eterna condenación, donde arderán en el Infierno por la eternidad.

Este es uno de los últimos avisos que recibirán de Mí, su Salvador, Jesucristo. Es también Mi última petición a ustedes para que se salven mientras puedan.

Yo, Jesucristo, no hago amenazas vanas. Haré todo por salvarlos. Pero más allá de cierto punto, no hay nada que Yo pueda hacer para detenerlos de su búsqueda del falso consuelo que creen que les será ofrecido por el maligno. Desatranquen los grilletes satánicos con los que están atados y huyan hacia Mí ahora. Los salvaré, pero deben pedirme que los perdone mientras estén vivos en esta vida.

Recuerden, es su elección. El Cielo o el Infierno. Ustedes elijan mientras todavía están vivos en esta Tierra, porque no serán capaces de hacerlo cuando pasen a la próxima vida.

Su siempre paciente y amoroso Jesucristo



Leer más: https://www.elgranaviso-mensajes.com/news/a30-may-2011-advertencia-a-los-que-estan-involucrados-con-cultos-satanicos/
13 abr. 2018 9:05:00
Elia ha dicho que…
El Poder de la Oración - Ejercito Remanente
https://www.youtube.com/watch?v=Lj8w3YNeaW4

La influencia del maligno ha alcanzado su punto máximo . La oración, Mis amados seguidores, es vuestro refugio, Rezad el Santo Rosario, la Coronilla de la Divina Misericordia y las Cruzadas de Oración
13 abr. 2018 13:59:00

jueves, 12 de abril de 2018

miércoles, 11 de abril de 2018

Tecnología y Magia en las manos del Anticristo


09/02/18 

por Daniel Francisco Giaquinta

La imagen de su rostro en todo el mundo al mismo tiempo
La figura del Anticristo[1] es una verdad revelada. Como San Juan Evangelista lo describe reinante desde su tiempo, los Padres de la Iglesia –con esa autoridad que el Espíritu Santo les dio para enseñar la Palabra de Dios- lo vieron como un movimiento, como una especie de anti-iglesia que trabaja contra Jesucristo y su Pequeño Rebaño.

Pero también la figura del Anticristo toma presencia individual y personal en los relatos de San Pablo, por ejemplo. Entonces, la Patrística y los Santos Doctores nos enseñan que no hay contradicción entre San Juan y San Pablo. Tranquilamente un movimiento produce a su líder y éste lleva a la plenitud al movimiento que lo engendró.

Entonces tenemos en la Sagrada Escritura y en la Tradición que una falsa doctrina anticristiana será potenciada por el hijo de la perdición hasta llegar a una gran apostasía[2].  Que aquél “hijitos míos, no améis el mundo ni lo que hay en el mundo…” se vuelve la mejor síntesis plástica de la ideología culminante del Anticristo: “…porque en el mundo hay concupiscencia de la carne, concupiscencia de los ojos y soberbia de la vida”, explica San Juan en su Primera Carta. La carne como imagen plástica de los placeres sensuales y venéreos que halagan al hombre; la sinécdoque de los ojos deleitándose en el brillo del oro y del Dinero que atraen la fama y los aplausos con la posibilidad de tenerlo todo en esta vida que es la única; y por fin, viene el objetivo de coronar todo siendo dueño de todo, de ponerle el nombre a los hechos como yo quiero y no como son, de ser como dioses creadores de una nueva naturaleza:  la soberbia de la nueva “moral” del Anticristo. Ya está entre nosotros, decía el Águila de Patmos, ese mundo mundano antropocéntrico con filosofía gnóstica y fines materiales de moral subjetivista que combate al Reino y algún día terminará engañando a casi todos con la “gran apostasía” precedente de la Bestia del Mar.

San Pablo dice que habrá un súper hombre que logrará esa paz apóstata en este mundo mundano, el cual retribuirá con adoración al anticristo por poner la tolerancia como bandera y despreciará a Cristo que trajo la Espada de la división. “Que nadie os engañe de ninguna manera. Primero tiene que venir la apostasía y manifestarse el Hombre impío, el Hijo de la Perdición”. (II Tes. 2,3). Hugo Benson describe al Anticristo como Juliano Felsemburg, Nietzche lo desea, Hollywood es demasiado protestante y lo recrea como un demiurgo tan poderoso como Dios, Castellani ve al Anticristo en su posibilidad de hoy, Hugo Wast sabe que su lucha central es contra Cristo, pero la predicación de la Iglesia contemporánea lo omite con peligrosa temeridad…

Entonces, ¿Cuál será su rostro que multiplicará mediante su imagen?

En la Sagrada Escritura la palabra rostro[3] tiene una fuertísima significación. No se puede ver el Rostro de Yahvé y seguir viviendo, Moisés se tuvo que tapar el rostro después del Monte de los Mandamientos por los rayos que emitía; San Ignacio exige plantar el rostro para enfrentar al demonio porque es como mujer; Jesús giró, miró a la turba y lo dejaron pasar sin tocarlo cuando lo empujaba de la sinagoga para despeñarlo…  El rostro no es el perfil, ni la fisonomía, ni la cara, ni la figura y sí sostiene al semblante. El rostro es el alma traslucida. Hay rostros angelicales y los hay diabólicos en un no sé qué. Hay rostros que convencen y rostros que desaniman. Hay rostros que se hacen obedecer enrostrando la inferioridad del débil.

Así, el rostro del Anticristo será algo peligroso. Pero más aún porque todos podrán verlo al mismo tiempo en todo el mundo gracias a su imagen. Aquí entra la magia, la magia de la telemática, o como dicen en Argentina que la técnica  es cosa e´mandinga. La Patrística no podía concretar una explicación real de esta profecía, pero ahora vemos que sí se puede explicar la magia que utilizará el enemigo. El satélite ha logrado el máximo progreso en la simultaneidad de la transmisión. En tiempo real puedo ver desde cualquier lugar de la tierra el desarrollo de la guerra en Siria o las elecciones en USA. Con la magia incluida del procesamiento de la imagen, de la edición del sonido, de los focos elegidos para las tomas y, más aún, por la magia de las oscuridades de lo que no nos dejan ver. La telemática se vuelve la realidad para las audiencias.

El mundo virtual es la realidad. La imposibilidad de la verificación –no puedo viajar a presenciar la guerra ni me han enseñado alguna manera de ver si es verdad sin necesidad de viajar- exige un acto de fe en el Emisor: los hechos son reales, las opiniones libres, dice el epígrafe en el The Guardian[4]. El emisor me da la realidad, es dogma de fe mediática, y yo tendré la libertad de mis opiniones luego de consumir esa realidad elegida por los mass media, recortada, descontextualizada, aumentada, seleccionada para mí, y afirmándome so pena de que se rían de mi escepticismo, que es la pura verdad objetiva, que es un hecho lo que veo, aunque a mí no me guste.

Me seleccionan lo que debo ver, como el mago del circo con los niños dirigiéndoles la mirada hacia la mano que eleva y no hacia la que esconde para hurguetear en su bolsillo. Y el mago puede que no sea tan inocente al no dejar ver todo. Y los masificados no captan esta manipulación. Los masificados gritan que vieron y escucharon en la imagen de la Bestia que el hombre llegó a la Luna, que los Aliados nos salvaron de Saddan Husein, que el Ara San Juan no se encuentra, que el problema es la Economía, que cuando uno vota al candidato publicitado se vuelve ciudadano libre, que hay explosión demográfica y el aborto y la eutanasia son actos de humanidad… y eso es la realidad. El Reino de la unidad de los pueblos ya llegó gracias a comulgar de la misma imagen que nos da la certeza. Las ansias de todo hombre por la paz y el bienestar serán logradas por medio de la guerra y la supresión de los que no acepten este mensaje… de que la imagen es la realidad. Igualdad Libertad Fraternidad difundidas por la imagen, impuestas a las masas por la imagen.

La fuerza del Anticristo estará en la virtualidad que logre con su mensaje. Si los menores de cuarenta años son capaces de creer que verifican una información en el mismo sistema donde la obtuvieron, entonces están en la virtualidad a merced del mentiroso. Los menores de cuarenta años, en su gran masificación, no pueden dudar o aseverar inteligentemente sobre un dato de la virtualidad, por ejemplo si el hombre ha llegado o no a la Luna, sin recurrir a la misma pantalla virtual, al mismo medio de internet, a las Redes, a wikipedia… Son carne de manipulación de la Imagen de la Bestia en la medida que no han logrado el Juicio Crítico. Y lo peor, confunden criterio con opinión propia, como pretende el epígrafe del diario inglés.

La fuerza de la virtualidad del Anticristo oscilará en los corazones de sus súbditos entre el escepticismo de la duda estéril (“todo es mentira”) hacia la credulidad adolescente del fanatismo tras el líder (“es mi ídolo”). Los dos extremos son como los rebotes de las presas por los golpecitos de la cola del diablo, van y vienen de la credulidad a la incredulidad sin pasar por la razón ni por la Fe, sólo abrevando en la imagen.

La Bestia del Mar podrá mostrar su Imagen a todos, defendida por el Falso Pastor, desde que la tecnología-magia ha logrado esconder la realidad y hacernos creer que lo virtual es real. Como dicen, el que no sale en la tele no existe y viceversa. Sólo se habla y se fotografía lo que la línea editorial ha dispuesto, consultando previamente al dueño del medio y éste cuida no ofender al poder del Gran Dinero que lo sostiene. Y se esconde aquello que las masas no deben ver, ni oír, ni pensar, ni preguntar. Mass media. Poder de la iconosfera, la imagen.

El poder de la Imagen del Anticristo consistirá en tal manera de hacerse mirar que podrá esconder en la Conspiración del Silencio a todos aquellos que denuncien tales manipulaciones sibilinas. Darle muerte a la Iglesia Verdadera en estas épocas de telemáticas satelitales no será, necesariamente, mediante el derramamiento de sangre mártir. Eso se hará en los lugares donde el satélite y la Imagen dispongan la noche del desconocimiento para los pueblos progresistas, es decir, se podrá matar a cristianos en China, en muchos pueblos del África, en Siria, pero no en el Occidente televisivo. Aquí, sin derramar sangre, se mata al Pequeño Rebaño fiel con la indiferencia y el silencio mediático. Millones marchan contra el aborto, pero en la TV sale sólo la niña violada que los recalcitrantes no dejan abortar. Millones juntan firmas contra el matrimonio igualitario, pero en la TV sólo salen las películas de la alegría gay. Muchísimos autores escriben joyas literarias, pero se financian los tenebrosos y perversos…

Esta es el alma que se trasluce en el rostro del Anticristo multiplicada por el mundo mediante su imagen puesta para la adoración de todos los “conectados” con la señal de la Bestia en la frente.

Daniel Giaquinta

[1] El cuerno pequeño – Daniel 7:08;  El Rey Insolente, un maestro de la intriga – Daniel 8:23 ; El príncipe que ha de venir – Daniel 9:26 ; El Pastor Inútil – Zacarías 11:17 ; El hombre de pecado – 2 Tesalonicenses II,3
El que trae la destrucción – 2 Tesalonicenses II,3 ; El inicuo – 2 Tesalonicenses II,8; El El rey voluntarioso Daniel 11:36; Hombre despreciable – Daniel 11: 21; La bestia del Mar– Apocalipsis 13:11.

[2] Castellani, Leonardo, El Apocalipsis, cap. Sobre el Anticristo.  https://docs.google.com/file/d/0Bz18UURd74i-NUs3VGFyNkdfVmM/edit?usp=sharing

[3] https://wol.jw.org/es/wol/d/r4/lp-s/1200001482

[4] “Comment is free, but facts are sacred”, The Guardian 1921.
(https://adelantelafe.com/tecnologia-magia-las-manos-del-anticristo/)