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jueves, 9 de abril de 2020

Para la Masonería, Lucifer es el Portador de la luz


Il “Luzifer” di Br. Peter Stiegnitz (1936-2017) per Massoni austriaci
08 Aprile 2020 - 10:57

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(P. Paolo Siano) Dopo il mio articolo sul libro Gott ohne Kirche (2003), ho appreso che il massone Peter Stiegnitz ha scritto anche un libro che non conoscevo prima e che non compare su wikipedia né su Freimaurer-wiki.de.

Stiegnitz è iniziato massone nel 1970 a Vienna nella Loggia Humanitas della Großloge von Österreich (GLvÖ), fa parte di altre Logge (GLvÖ) e ricopre vari incarichi a livello di Gran Loggia. Nella vita profana è docente universitario a Budapest e funzionario presso la Cancelleria Federale d’Austria. Nel suo 80° compleanno (2016) Stiegnitz riceve una Decorazione al Merito dalla GLvÖ, dunque dal Gran Maestro Georg Semler che l’anno seguente (al discorso funebre) lo definirà «un Grande» massone («ein Großer unseres Bundes»).

Passo ora a quel libro di Br.·. Stiegnitz, Die Luzifer-Methode (Edition Va Bene, Wien-Klosterneuburg 2009) che è tutto un elogio a LUCIFERO. Il libro è stato stampato con il sostegno del Ministero Federale della Scienza e della Ricerca in Vienna e del Dipartimento Culturale della Città di Vienna, Promozione della Scienza e della Ricerca: «Gedruckt mit Unterstützung des Bundesministeriums für Wissenschaft und Forschung in Wien und der Kulturabteilung der Stadt Wien, Wissenschaft- und Forschungsförderung» (p.4). Lo stesso Kulturabteilung der Stadt Wien (MA7) ha sostenuto anche il recente libro filo-massonico di mons. Michael H. Weninger, Loge und Altar, Erhard Löcker GesmbH, Wien 2020 (cf. p. 4).

Presento alcuni punti del Die Luzifer-Methode di Stiegnitz il quale ringrazia Lucifero, Portatore di Luce e Avversario di Dio: «Dank Luzifer, dem Lichtbringer. […] Luzifer, Gottesgegenspieler» (p.11). Stiegnitz afferma che Lucifero, Diavolo («Teufel»), Stella del Mattino («Morgenstern») e Portatore di Luce («Lichtbringer»), era la figura preferita da sua madre («die Lieblingsgestalt meiner Mutter»: p.12). Secondo Stiegnitz, Lucifero è il figlio più giovane del Diavolo ed è fratello di «Beelzebub», ma mentre Beelzebub dirige il male, Lucifero invece, per incarico ricevuto da Dio, è il diffusore della Luce e della Conoscenza tra gli uomini (cf. p.16). Inoltre, Stiegnitz afferma che «Beelzebub» è maschio, invece «Luzifer» è versatile («vielseitig»: p. 18), «è bello come una donna o almeno come un giovane greco omoerotico» («Er ist schön wie eine Frau, aber zumindest wie ein homoerotischer griechischer Jüngling»: p.18). Secondo Stiegnitz «gli ottusi satanisti» («Die dumpfen Satanisten») non hanno nulla in comune con Lucifero (cf. p.18). Gli uomini hanno demonizzato Lucifero invece di vederlo come strumento di Dio; lo hanno visto come principe delle tenebre invece che come Luce, Luce di Dio e Luce della Conoscenza. Lucifero adora Dio, ama l’Uomo, ed insegna il suo Metodo che è la Dualità, ossia la necessità degli Opposti che consente la Conoscenza e lo Sviluppo (cf. p.19). Gli Opposti, cioè Luce-Tenebre, Bene-Male, Uomo-Donna, ecc. (cf. p.20). Lucifero è Portatore di Luce e Motivatore della Conoscenza («Luzifer, der Lichtbringer und Erkenntnismotivator»: p. 24). Stiegnitz afferma di essere massone (cf. p.25) e che la Luce e le Tenebre hanno bisogno l’una dell’altra (cf. p.26). L’Uomo ha acquistato la Conoscenza grazie a Lucifero per volere di Dio (cf. p.82, p.114). Stiegnitz elogia il pensiero panteista di Giordano Bruno indicando quel frate eretico come uno dei prediletti di Lucifero, un martire, uno spirito luminoso (cf. pp.116-117). Stiegnitz afferma che «Luzifer» non è il principe delle tenebre ma, come indica il suo nome, è una forma dello Spirito che dà agli uomini il piacere e la Luce («Wie schon sein Name sagt, eine Gestalt des Geistes, der den Menschen Lust und Licht beschert»: p.164). Secondo Stiegnitz è stato Aronne ad inventare la storia del Serpente della Genesi per demonizzare il dio dei Cananei, perciò il Dio biblico non c’entra niente. Così Stiegnitz vuole riabilitare sia Lucifero che Dio (cf. pp.166-167)… Stiegnitz, se da un lato non vuol identificare Lucifero con Satana, però dall’altro riconosce che Lucifero è Diavolo (cf. p.59) e che il Diavolo è Satana (cf. p.167). Stiegnitz ritiene che la Religione è un’opera puramente umana e che le Religioni monoteiste temono Lucifero (cf. p.175). Stiegnitz lamenta che non solo nell’Islam ma anche nel Cristianesimo, principalmente in quello cattolico, c’è un assurdo pregiudizio verso gli adoratori del Diavolo («das absurde Vorurteil gegenüber den „Teufelsanbetern”») e anche verso Lucifero (cf. p.180). A questo riguardo Stiegnitz dice che nel 1886 l’ex massone Leo Taxil accusava i massoni di essere adoratori del Diavolo, o Luciferiani, venerando Satana come Dio di Luce (cf. p.180). Eppure Br.·. Stiegnitz ammette che Taxil non aveva tutti i torti poiché il Massone e Lucifero hanno molte somiglianze tra loro (cf. pp.180-181)!


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Stiegnitz si lamenta del fatto che per Papa Leone XIII, non «Luzifer», bensì la Chiesa è il modello di Luce, e così i sostenitori della Libertà di Pensiero vengono ritenuti agenti di Tenebre (cf. p.181). Secondo il massone Stiegnitz, la Chiesa, la Civiltà e il Progresso hanno bisogno di «Luzifer», «Lichtbringer» (cf. p.182).

È bene sapere che il Luciferismo intellettuale di Br.·. Stiegnitz non è un caso isolato nella Massoneria austriaca, ma è una sorta di tradizione iniziatica che di tanto in tanto emerge dalla stampa massonica. Troviamo un elogio a Lucifero già su Der Zirkel (Nr. 13-14 del 1° luglio 1875), rivista della Loggia Humanitas di Vienna, dove il massone Br.·. Dr. Jos. Wagner accusa i Gesuiti di essere Nemici della Ragione, Nemici della Luce e della Conoscenza. Poi Br.·. Wagner afferma che in fondo «il loro principale nemico è Lucifero Portatore di Luce» che essi condannano nell’abisso dell’Inferno («ist ja doch der Lucifer (Lichtbringer), ihr Hauptfeind, den sie von jeher in den Abgrund der Hölle verwünschten»: p.100). Wagner definisce i massoni quali “Figli della Luce” («Kinder des Lichtes»: p. 100).

Nel 1922, a Vienna, il celebre conte Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi (1894-1972) viene iniziato nella Loggia Humanitas e si unisce anche alla «Kapitolloge Mozart» del Rito Scozzese Antico e Accettato (cf. E. Semrau, Erleuchtung und Verblendung, Innsbruck 2012, p.95). Kalergi, filosofo e politico austriaco, ha fondato il Movimento Pan-Europa sostenuto sin dall’inizio da massoni tra cui il Gran Segretario della Großloge von Wien Wladimir Misar (cf. O. Zuber, Richard Graf Coudenhove-Kalergi als Freimaurer, in Jahrbuch der Forschungsloge Quatuor Coronati Nr. 32, Bayreuth 1995). Kalergi auspicava la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa.


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Nel suo libro Praktische Idealismus. Adel–Technik–Pazifismus (Pan-Europa Verlag, Wien-Leipzig 1925), il massone Kalergi afferma che nella mitologia giudaica lo Spirito Europeo corrisponde a Lucifero, in greco Prometeo, al Portatore di Luce che porta la scintilla divina sulla terra, il principe di questa Terra, il Padre della lotta, della tecnica, dell’Illuminazione («In der jüdischen Mythologie entspricht der europäische Geist Luzifer – in der griechischen Prometheus: dem Lichtbringer, der den göttlichen Funken zur Erde trägt, […] der Vater des Kampfes, der Technik, der Aufklärung und des Fortschrittes […]»: p.83). Lo Spirito dell’Europa («Der Geist Europas») ha infranto il dispotismo politico e il dominio delle forze della Natura (cf. p.83). Ancora secondo Kalergi, solo con l’emancipazione dal Cristianesimo l’Europa ha trovato se stessa (cf. pp.84-85).

Ho riportato solo tre casi in cui «Luzifer», o «Lucifer», viene elogiato da massoni austriaci, filantropi ed europeisti. Anche il caso Stiegnitz, dignitario della Massoneria regolare austriaca, conferma l’incompatibilità tra Chiesa e Loggia. 
(https://www.corrispondenzaromana.it/il-luzifer-di-br-peter-stiegnitz-1936-2017-per-massoni-austriaci/)

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